La chirurgia bariatrica o chirur gia dell’obesità, è quella branca che si occupa del trattamento chirurgico dei pazienti affetti da obesità, che presenta no patologie legate al sovrappeso.
I trattamenti chirurgici si distinguono in base al meccanismo di azione, in interventi restrittivi e interventi ma lassorbitivi. Questi ultimi si dividono ancora in restrittivi meccanici e re strittivi ormonali (anoressizzanti): l’approccio restrittivo meccanico si pone l’obiettivo di ottenere il calo ponderale ostacolando il passaggio di cibo nello stomaco e obbligando quindi il soggetto
a mangiare molto meno, riequilibrando così il peso e riducendo i rischi legati all’obesità.
Intervento Restrittivo meccanico
Il tipico intervento restrittivo meccanico è il Bendaggio gastrico: la perdita di peso si ottiene con la riduzione forzata dell’introito di cibo, dovuta alla presen za di un anello gonfiabile nella parte più alta dello stomaco.
INTERVENTO RESTRITTIVO ORMONALE
L’approccio restrittivo ormonale consen te di ottenere la perdita di peso sempre con un’alimentazione ridotta che non è però “forzata” ma “spontanea”, in quan to riduce drasticamente l’appetito e dà sazietà precoce.
A questo meccanismo di azione sono at tribuiti tre interventi.
Il Bypass Gastrico (RYGBP) consiste nella creazione di una tasca gastrica che può contenere solo una piccola quantità di cibo. La tasca gastrica viene separata dal restante stomaco e si svuota direttamente in un tratto di intestino tenue: lo stomaco non viene asportato ma non vie ne più transitato dagli alimenti.
La Sleeve Gastrectomy consiste inve ce in una resezione gastrica verticale, ovvero un’asportazione dello stomaco con tubulizzazione dello stomaco resi duo. Si tratta di un intervento irreversi bile, non è infatti possibile recuperare la porzione di stomaco che subisce re sezione.
Il Mini Bypass Gastrico può conside rarsi una tecnica sia restrittiva che mode ratamente malassorbitiva, in quanto pre vede una tubulizzazione gastrica, quindi una resezione dello stomaco collegata all’intestino tenue, bypassando un tratto in cui avverrebbe l’assorbimento degli alimenti, ritardando quindi l’incontro del poco cibo che è possibile introdurre con i succhi digestivi.
L’intervento ottimale viene scelto dal chi rurgo sulla base delle caratteristiche del paziente e il successo dipenderà dall’impegno che quest’ultimo adotterà nelle modifiche a lungo termine delle abitudi ni alimentari e relative allo stile di vita.
Tutti gli interventi sopra citati si effettua no con tecniche mini invasive allo sco po di ridurre la fase post operatoria e favorireil recupero fisico completo del paziente.
